30.11.14

A chi sa spiegare questo forte silenzio


Da giorni col cuore impazzito, le batteva troppo forte dicevano, io lo capivo, lei capiva me.

Le zampe affievolite, la traiettoria sbandata, lo sguardo infuriato silente, non sentiva più.
L'altra notte s'è distesa come una sfinge sul pavimento del balcone, era fredda l'aria, oppure no.
Guardava fuori la ringhiera, in lotta muta col cielo nero, tempo fermo.
Si parlavano, facevano i loro piani.
Il cielo guardava lei, lei guardava il cielo.
Ossuta, cosmica, sembrava una regina, di se stessa, di ogni pianeta.

Non andartene docile in quella buona notte 
Infuriati, infuriati contro il morire della luce

Sembrava dire, a me.

Avrebbe aspettato stamattina, a compleanno passato, per esaurire il cuore. Tutta impressa quella sera di venti anni fa, quando in una scatola appoggiata sul mio letto da bambina m'aspettava a sorpresa, regalo più bello di sempre. E c'eravamo guardate, come col cielo, legate a doppio filo, spaurite, principianti e salve, l'una per l'altra.


Creatura mia amica, a me simile, alla grazia del tuo piccolo cuore in corsa.

6 commenti:

Tritone ha detto...

...un silenzio che inonda il cuore di ricordi tenui ma imperituri!

amanda ha detto...

sto leggendo con Nenè in braccio e piango

Francesca ha detto...

La tua gattina è diventata magra.
Altro male non è il suo che d’amore:
male che alle tue cure la consacra.
Non provi un’accorata tenerezza?
Non la senti vibrare come un cuore
sotto alla tua carezza?
Ai miei occhi è perfetta
come te questa tua selvaggia gatta,
ma come te ragazza
e innamorata, che sempre cercavi,
che senza pace qua e là t’aggiravi,
che tutti dicevano :”È pazza”.
È come te ragazza.

(Umberto Saba)

SiLviA ha detto...

cara Nina, mi dispiace tanto! un abbraccio!

evelyne ha detto...

... senza parole
Un abbraccio stretto stretto!

Francesca ha detto...

Grazie care, prendo tutto l'abbraccio*

nina

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...