14.9.12

Dimmi che cosa vedi tu da lì


Ricordo che, quand’ero nella casa
della mia mamma, in mezzo alla pianura,
avevo una finestra che guardava
sui prati; in fondo, l’argine boscoso
nascondeva il Ticino e, ancor più in fondo,
c’era una striscia scura di colline.
Io allora non avevo visto il mare
che una sol volta, ma ne conservavo
un’aspra nostalgia da innamorata.
Verso sera fissavo l’orizzonte;
socchiudevo un po’ gli occhi; accarezzavo
i contorni e i colori tra le ciglia:
e la striscia dei colli si spianava,
tremula, azzurra: a me pareva il mare
e mi piaceva più del mare vero.


 (Antonia Pozzi - Milano, 24 aprile 1929)




*

4 commenti:

johan cruijff ha detto...

dimmi che è tutto più chiaro che qui.
E dimmi che potrò capire,
e dimmi che potrò sapere,
e dimmi che potrò vedere,
un giorno anch'io così,
tutto più chiaro che qui.

Se ha detto...

Io da qui vedo una piazza. Grande e barocca. E una via dove s'infila il maestrale. È tutto nuovo e devo ancora abituarmi. Presto troverò la via.

È bello tornare in questa casa qui.
Ho viaggiato e viaggiato. Dentro e fuori.
Adesso sono ferma.
Almeno per un po', credo.

Prendiamoci un tè buono buonissimo, dei cuscini colorati, sediamoci sullo scoglio e raccontiamoci.

Francesca ha detto...

Io da qui ora vedo un parco, dagli alberi cresciuti prima poco piu alti di me, ora che superano il terzo piano, il mio davanzale il mio orizzonte.
tanto tanto è successo, passeranno maree per finire i nostri racconti?
bentrovata bentornata cara Se

nina

alessia ha detto...

Oh che sorpresa!
questa volta non resisto a commentarti.. ;)
Questa poesia è una delle mie preferite.
Me la ripetevo quando ero a Milano, visualizzando però il piccolo golfo che vedevo dalla finestra della mia casa d'infanzia

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