Eccomi di nuovo qua.
Ora sul balcone di una casa non mia, appoggiata a una leziosa tovaglietta di cuoricini ravvicinati, rossi e rosa dipinti ad acquerello, che a sua volta ricopre il tavolino bianco.
Mi guardano strimpellare la tastiera, dalla ringhiera accanto a me, la Signora Salvia, il Conte Rosmarino e la figlioletta Menta.
Giro in questi ultimi giorni con dei fiori nella mia auto. Giorno per giorno cambiano si moltiplicano, modificano la rotta, fan festa, o dormono di notte lì da soli dimenticati, perché non sono riusciti ad arrivare al destinatario che sapevano, e anche il caso non li ha aiutati.
Essere un fiore è profonda responsabilità , poco da fare.
Giorni fa era un lillà colto per caso in collina, e profumava di stravolgente freschezza e di promessa di sole.
Oggi era un mazzo di iris dal cuore giallo al centro che dava a ognuno un'espressione unica e assai buffa.
E anche stavolta sono rimasti abbandonati sul sedile, come a dire Nina, perché non arrivi mai in tempo?
Li ho presi e sistemati in un vaso, eppure sapevo che non erano lì che dovevano stare.
Sono le cose piccole, che non si vedono, che loro - gli altri - non vedono, che mi danno regalano l'ispirazione, il sogno che ho nelle mani, l'idea che ho di me l'idea che ho di te.
Una musica che non ascolto ma che mi basta pensare, un disegno che nasce solo dopo che tutto è avvenuto oppure no, una specie di realtà che ho dentro, già sottopelle e piccole voci lo fanno riaffiorare.
E alla fine è come se ce l'avessi davanti, come se fosse più reale del reale, e la sicurezza che ne ho, e che è un miraggio, è di una potenza ineffabile.
Come leggere le labbra, anche se non si muovono, anche se non le hai davanti, ma puoi sentire chiaro il rumore del loro pensiero.
9 commenti:
...stavano sulla riva gli iris e mi hanno guardata passare , forse anche loro pensavano e leggevano le parole anche se le labbra non le pronunciavano...
un'altra volta sono dei petali di voile che accarezzano il nostro immaginario facendosi chiamare papaveri
Caty, era la riva di un fiume per caso ?
Papavero, petali di voile . sì, è come se li sentissi addosso, ma così leggeri impercettibili.
in effetti,papaveromio, quelle bocche petali rossi del disegno non sembrano forse papaveri?
sì, bocche! mobili di parole e moti, danze di parole e pieghe di movimenti nell'imprevedibilità del molteplice,
con papavero come bocca un saluto danzato per te!
...oh , si , piccola acqua che scorre nascosta tra le rive ricoperte d'erba e poi smaglianti , gli iris ...
grazie.
Grazie, care. ascolto una canzone speciale, e mi lascio cullare sui petali delle bocche di papavero.
notte
Un velo di papavero inviolato. Sono senza parole.
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