Lo sapevo io che quel libro mi sarebbe piaciuto.
Mi fermo a ogni bivio a rifletterci su, come se vedessi in lui qualcosa che ho visto già io sulla mia strada. Ma visto visto dico.
Capitolo diciassettesimo
Un nuovo cuore
Me la ricordo questa pioggia d'estate.
Giorno dopo giorno percorriamo la nostra vita come si percorre un corridoio.
(...)
E poi, pioggia d'estate..
Sapete cos'è una pioggia d'estate?
All'inizio la bellezza pura che irrompe nel cielo, quel timore rispettoso che si impadronisce del cuore, sentirsi così irrisori al centro stesso del sublime, così fragili e così ricolmi della maestà delle cose, sbalorditi, rapiti, ghermiti dalla magnificenza del mondo.
Dopo, percorrere un corridoio e d'improvviso penetrare in una stanza piena di luce. Un'altra dimensione, certezze appena nate. Il corpo non è più un involucro, la mente abita le nuvole, sua è la potenza dell'acqua, si annunciano giorni felici, in una nuova nascita.
Poi, come le lacrime, che sono talvolta tonde, abbondanti e compassionevoli, si lasciano dietro una lunga spiaggia lavata dalla discordia, così la pioggia estiva, spazzando via la polvere immobile, è per l'animo degli esseri come un respiro infinito.
Quindi certe piogge d'estate si radicano in noi come un nuovo cuore che batte all'unisono con l'altro.
(da "L'eleganza del riccio" - M.Barbery)