12.2.10

Archi di tempo




Stamattina
tornavo da un paesino che si stava pian piano innevando - pensando poi che la neve è pioggia silenziosa - guidando per una via semitrafficata.
In mezzo alla strada era fermo un grosso camion e qualche pompiere medio-trafelato si accalcava vicino a un albero sul marciapiede.
Lì un'anziana signora guardava preoccupata in alto.

Mi son detta, se quell'albero non fosse così alto e senza rami, penserei che stan cercando di tirare giù un gattino.
Perché l'albero era veramente alto. E liscio. E senz'appigli.
Figurati se qualcosa poteva arrivare a quella cima.

E invece no. Ché se proseguivi con lo sguardo e sforzavi il tuo pensiero a cercarlo, ma ci dovevi credere eh, eccolo lì quell'esserino nero peloso con la coda perenne all'insù che come una foglia stanziava in uno dei 10 rami scalcinati che s'innalzavano vecchiarelli verso il cielo, sopra i tetti (lontani), e i balconi (lontanissimi).

Fine.


Cioè, voglio dire come ha fatto quel gatto a finire lassù?
E per arrivare fin là avrà avuto qualche buon motivo per non tornare più giù?
Gli appigli non ci sono, aiuti non ce ne sono, cose visibili, niente, eppure c'è riuscito.

Ecco, io son quel gatto, son salita su e ora non posso scendere.
Ma ciò non vuol dire che voglia scendere. E' un percorso fatto, gigantesco, per molti invisibile, ma ecco sto quassù e devo trovare un'altra via. Lasciatemi solo pensare come e dove.
Io lo capisco quel gatto.



Anni fa
mia nonna per uscire di casa, e pure per rientrarci dato che abitava al piano terra, usava la finestra, la scavalcava proprio.



Ieri sera
leggevo, e son inciampata su questa frase:

"Lei è me perché io sono ciò che vedo di fronte a me, e ciò che vedo è la goccia che manca alla mia acqua per traboccare, ciò che vedo è la finestra che impedisce al suo sospiro di giungere fino a me".



Come nonna, uscirò dalla finestra.




12 commenti:

Caty ha detto...

credo sia un'abitudine , si, si ,è come un istinto voler salire così in alto su quell'albero senza rami ; è che ci arrampichiamo sui nostri pensieri e non osserviamo la strada e poi ci sembra di non sapere dove siamo e tanto meno del perchè non ci sia una scala per scendere ; in realtà vogliamo solo stare vicino al cielo , questo è vero , così vicino al cielo da poter vedersi formare quella minuscola goccia , come sciogliersi da una nuvola e poi lentamente scendere e tuffarsi in quel mare che si colma ...siamo il gatto , la goccia ed il cuore che li aspetta...( neravigliosi colori !)

papavero di campo ha detto...

è una storia-fiaba:
se io fossi quel pompiere salirei fin lassù per salvare te gattino,
se io fossi te gattino mi farei subito convincere a scender di lassù
poi una volta giù il salvatore, gentile travestito da pompiere, ti metterebbe alle quattro zampottine delle belle furlanine da gatto, ognuna di colore diverso, una rossa una viola una giallosenape una azzurromare,
poi una volta a casa una bella tazza di latte caldo, una al miciotto salvato e una al signore salvatore,

poi, rifocillati, il gatto-gatta che sei tu, si mette a tavolino e srotola una bella favola prende matite e colori e delinea un bel disegno.

morale della favola:
è bene scomodare un salvatore ed avere gratitudine dopo il salvataggio,

è bene prendersi cura di un gatto in cima a un palo-albero, perché ogni gattuccio in difficoltà ha un'animuccia grande,

infine una tazza di lattuccio caldo insieme, così semplice così buono

SiLviA ha detto...

buon mattino, Nina! che bello leggere questi tuoi pensieri appena sveglia! Che bella l'immagine di tua nonna che entra ed esce dalla finestra... ogni tanto lo faccio anche io, oppure dal balcone: infatti hanno fatto una specie di cancelletto sulla ringhiera del mio balcone, chissà se chi l'ha progettato ha conosciuto tua nonna? Buona giornata! Silvia

nina ha detto...

Caty cara, hai visto la sosta casa sull'albero? vicio al cielo per poi scendere in mare, altra ottima via...
grazie e un bacio a te


papaverina,
son 3 storie di tempi diversi che ora si riuniscono assieme.. 3 archi, diciamo mezzo arcobaleno?
se tu fossi, faresti la cosa giusta per ogni personaggio, ma io penso a quella finestra, magari il pompiere mi aiuta a trovarla, magari lui è dall'altra parte.
Un groviglio di pensieri, leggo la storia che ho scritto e la colgo per un istante poi fugge, la trovo e poi fugge, un filo così sottile che non lo vedi.
Grazie cara per la tazza di latte caldo e buono.

buon sabato a voi,
nina

nina ha detto...

ah e poi le furlanine che belle le voglio alle mie zampette!

nina ha detto...

Silvia, che bello dire buon mattino, sa di tutto il tempo che ci sarà dopo!
eheheh tu scavalcatrice saggia, dato che mia nonna a 85 anni suonati si ostinava a farlo...finche l'hanno beccata e mostratole la via più sana ..

buoni esercizi a te, nel trovare le vie preferite :)!

un bacio,
nina

papavero di campo ha detto...

le furla-nine lo vedi? sono state fatte per te apposta in tuo onore,
tout se tien,
ma tu birba lo sai di già!

Caoticadentro ha detto...

...io oggi VORREI essere quel gatto senza pensieri e senza via lassù...ho sbagliato strada si, l'ho sbagliata tante volte...e sempre come ora soffro sul cuore mio...che batte debole...come le lacrime che riempiono i miei occhi piano e poi non ce la fanno a rimanere sospese li, tra le ciglia, i rami dei miei occhi e piano calono sul viso...

...oggi qualcuno venga, per favore, a tirarmi giù...

a.o. ha detto...

miao!

nina ha detto...

caoticadentro,
ognuno troverà la sua scaletta, cara.

a.o. miao a te, l'a.o. ritrovata... cara..:)

evelyne ha detto...

che belle immagini sai disegnare nelle nostre menti...

Francesca ha detto...

gorgonzolina! come mi manchi! noi gattofili poi ci capiamo bene.
ti abbraccio
nina

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