La vita – è il solo modo
per coprirsi di foglie,
prendere fiato sulla sabbia,
sollevarsi sulle ali;
o carezzarlo sul suo pelo caldo;
distinguere il dolore
da tutto ciò che dolore non è;
stare dentro gli eventi,
cercare il più piccolo errore.
Un'occasione eccezionale
per ricordare per un attimo
di che si è parlato
a luce spenta;
e almeno per una volta
inciampare in una pietra,
bagnarsi in qualche pioggia,
e seguire con gli occhi una scintilla di vento;
e persistere nel non sapere
qualcosa d'importante.
- Wislawa Szymborska
11 commenti:
i tuoi disegni sono sempre un sogno e lasciano nnel cuore quella dolcezza che non si trova altrove.grazie
ninacara i tuoi disegni sono bellissimi perfetti per le sue parole (ho il cofanetto adelphi delle sue opere e con lei ho un rapporto riguardoso di pudore, vi trovo uno sperdimento che va all'esattezza e un'esattezza che va al disfacimento, ebbi bisogno delle sue poesie dopo la morte di papà, cercavo una consolazione forse una sorta di sublimazione)
il primo disegno dall'alto: il capoccione belle epoque di capelli la pettinatura che io adoro con quel rogonfiamento attorno al viso come l'icona di Joan Crawford o come l'aureola delle geishe
il secondo disegno: sono io, già te lo dissi ma è così son io! come hai fatto a captarmi fanciulla mia sei proprio angelica!
stop un attimo al filo del discorso per dirti che sta nevicando! fiocchini piccini per ora ma c'è tempo!)ore 11,11)
terzo disegno: bellezza pura della macchia che diventa umana!
baci di neve eh sìì!
apro a caso come mi piace fare
pag. 491:
(gente sul ponte)(ma l'inizio è a pag 490)
...
forse non è che una burla innocua,
uno scherzo della portata di solo qualche galassia,
tuttavia a ogni buon conto
aggiungiamo quanto segue:
Qui è bon ton
apprezzare molto questo quadretto
ammirarlo e commuoversene da generazioni,
per alcuni non basta neanche questo,
sentono perfino il fruscio della pioggia,
sentono il freddo delle gocce sul collo e sul dorso,
guardano il ponte e la gente,
come se là vedessero se stessi,
in quella stessa corsa che non finisce mai
per una strada senza fine sempre da percorrere,
e credono nella loro arroganza
che sia davvero così.
caty, grazie era una carezza che volevo dare, era una carezza di cui avevo bisogno.
papavero, si son incastonati da loro come pietre dure tra i versi. la vedo bene vicino a te, e sorrido per il pudore. le donnine e lei in mezzo che sei tu che taglia l'aria "come quando si dice un nome per intero", sono un pezzettino così piccolo sulla forza di questa poesia.
mi piace anche a me il random, soprattutto nelle pagine e nelle musiche.
la stessa corsa che non finisce mai, o quasi.
ti bacio pure io
che bella poesia, mi ricorda un po' le parole di Piergiorgio Welby..
La prima donnina non la conoscevo, ma me ne sono subito innamorata, molto elegante ed eterea, poi tiene in mano dei fiorellini nineschi che mi son tanto familiari.
A presto,
Silvia
(oggi ho visto dei fiori di neve, saranno stati del tuo fioraio?)
cara la "mia" Nina.
io amo vivere, ora lo so.
SIlvia,
a proposito di donne che parlano coi capelli, a lei esce dell'inchiostro dalla chioma, sbrodola pensieri, o commozione chissà.
Sì, i fiori di neve sono del nostro fleuriste innamorato.
un abbraccio a te.
Francesca, sì, cara.
baci, buon fine settimana
cara sono sbucati degli angeli vieni a vedere
bellissimi versi, che consolano e rievocano quel che vale la pena di ricordare. i tuoi disegni li tengono fermi nel tempo, così non sfugge nessuna parola...
so che queste parole sono per me come un silenzioso messaggio solo per chi può capire...
grazie francesca...
http://ilmareinunbicchiere.blogspot.com/
one,
sì incastonati, vero? come pietre dure senza tempo. grazie a te
simo,
ben approdata qui, e grazie a te.
nina
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