20.6.12

Fossi stata un disegno

sarebbe stato più facile.
Bastava una gomma per quando avevi gli occhi stanchi
una gomma pane per togliere le macchie
una matita sola per truccarsi il viso
un po' d'acqua per alleggerire e far passare il vento sui capelli

piegare il foglio per avvicinare due disegni lontani
profumo di inchiostro per ammorbidire parole difficili
una nuova pagina perché tutto fosse di nuovo bianco, puro

mi sarei innamorata molto spesso dei disegni accanto a me
avremmo passato tanto tempo a guardarci senza paura di sbagliare

non ci sarebbe stato bisogno di spiegazioni
saremmo stati così come siamo,
senza pesi antichi se non quelle della pressione della mina,
che il segno lo lascia se spingi forte,

ed è una traccia viva quella


e senza paure

solo di qualche sbadataggine che c'avrebbe gettato addosso del diluente
o che a noi, di matita, tanti passaggi c'avrebbero sfumato fino a scomparire


e così saremmo stati perché così siamo

non avremmo detto 'scusa ma mi disegnano così'
avrei detto mi son disegnata così, così sono
sul foglio scoperta.


In fondo non vedo perché non potremmo pensare come un disegno
il disegno è coraggioso, il disegno sorride
forte e costante del suo esistere.

Quando è per me, non disegno per illustrare o perché mi piacciono i colori,
ma per l'eterna fierezza che si portano dentro i disegni, anche quando sono brutti

e perché io, in qualche modo che non conosco, né allo stesso modo posso far per me,
ho infuso loro un eterno coraggio d'essere.






8 commenti:

Andrea Scara ha detto...

e un disegno,
le parole,
d'estate possono essere meglio dell'aria condizionata
solo un brivido che ti scorre dentro, svegliandoti scivolando, e per un istante dimentichi il caldo e ti ritrovi un po' più in là

papavero di campo ha detto...

bello, disegno e parola, nel segno di poesia, nel sogno e nel bisogno,
emotivamente bello ha generato emozione in me,
tu e nina che poi siete una sola, è bello e non c'è da aggiunger altro, caso mai puntualizzare: è bella già che al femminile accade tutto ciò ed un femminile poetico è ancora una grazia di dio

Francesca ha detto...

Son specchi per le allodole, sì? :*

papavero caro, mi fai sempre così del bene.

nina

Anonimo ha detto...

Tu sei lì.
Il coraggio va e viene tra i tuoi disegni e te.

Bello...
Ale

Unknown ha detto...

Mi lasci senza parole...se non quelle timide del dire "vorrei essere disegnata un po' da te, oggi e sempre".

Laura

http://silevainvolo.wordpress.com/ ha detto...

bello questo manifesto di visibiità per illustrarti io penso pure se la punta di quella matita delle volte ti appare da temperare pure se il disegno non ha contorno preciso piace e ci piace...

silevainvolo

Salvatore ha detto...

The Golden Path
Ha detto: bel blog
Qlxchange Ha detto: interessante

Francesca ha detto...

ale, sì io con loro. grazie cara*

Laura, magari è accaduto o accadrà!

silevainvolo, sì, son belle le sfumature che sfuggono oltre i contorni.

baci a voi
nina

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