"Prendi tua figlia, portala a Siracusa, siediti sui gradoni del teatro greco e insegnale lo splendore della disubbidienza. È rischioso, ma è più rischioso non farlo mai."
Avrò avuto 4 anni, per la prima volta all'opera. Dai gradoni dell'Arena di Verona, c'era l'Aida dai mille fasti, e io, dopo dieci minuti dall'inizio, dormivo serena, con la testa sul grembo di mia madre - ricordo ancora il freschetto di quelle pietre. Chissà che sognavo, mentre cantavano quei tipi dorati laggiù.
*
Da un po' non torno qui, e questo sarà un post difficile da scrivere, perché ho aspettato e pensato così tanto, che a un certo punto è come quando ti innamori, non lo devi dire a nessuno.
E invece certe cose si dicono, pure se si ha paura, pure se non sono ben dette o perfettamente chiare.
Quest'estate ci sarà un'Aida nuova allo Sferisterio di Macerata. Fatta di luci e di ombre, con la regia di Francesco Micheli e la direzione di Julia Jones.
Tra i maestri di spazio, di luci, di danza e di storia, c'è pure una Nina, che ha disegnato le immagini della scenografia che sarà. Una responsabilità grande, e un compito gigante e un album da disegno enorme, impensato, e ribelle.
Tanto ha disegnato da coprire il pavimento di Via Rinaldi. Son mesi e mesi, e pare assente - ma per troppa presenza, e assolutezza, come Aida, che per poter amare, lucida, sa una cosa precisa:
Io vivo solo per questo amor.
Solo. Che è tutto, e tutto ne diventa legato, a doppio nodo. Perché è specchio e destino e fibra di sé.
Come un credo, come una preghiera.
![](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhigipGkwFlsVwXDHg2E_zQ8tIJD3DCjkLkgT7KorjeoAw0_55cW_UqhCU8bah0tZe4G5Y7H2-VAR2qn5tGdbX8bVNesQz0Y9hCWmuwnqF1G4LoSbFNyd16YtJXYOt61IjucGfKV2LnO3Qm/s1600/libro3.jpg)
Tempo fa qualcuno mi chiese, forse qui, in libertà, cosa desideravo per i miei disegni in futuro. E io risposi che mi sarebbe piaciuto - abituata a disegnare dentro il palmo di una mano - vederli coprire una terra, una superficie, avvistati da lontano, da una finestra. Arrivare a non aver paura delle grandezze, ecco.
E ora saranno sì più grandi di me, e di 100 me, e pure - per forza - delle paure delle grandezze: qui proiettati nella tasca del cielo, a respirare sotto le stelle, perduto l'inchiostro per trasformarsi in luce.
Li seguo dalla platea, durante le prove notturne di questi giorni, mentre giocano e si preparano prima di andare via, e imparo ad accettare ogni loro ribellione.
Perché son cresciuti, come i figlietti che lasciano casa, e son disobbedienti quanto basta, e tu a dirgli più stretti, più lunghi, seguite l'ombra, ora diventate rossi ché c'è la guerra!, e un po' loro vanno, come le mani sul foglio, trovano il loro posto, si lasciano camminare da Aida, nascondono il Re, arrestano Radames, si lasciano strappare da Amneris, seguono la musica, si azzittiscono, scompaiono.
E io li sto a guardare sui "gradoni" di un teatro, sveglia, ma sempre un po' dolcemente perduta, di un dolore materno, a imparare da loro, non più solo miei, ma sotto gli sguardi di tanti, e li immagino eroi pronti a ricevere tutto, bene e male che sia, e a insegnare a me - piccola Nina, come sempre.
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![aida francesca ballarini nina](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj2JGiGnZXCiMQgQU6zlk6ylM99Ub7XuXeT7frV8F2X2HQL8_3TYrA8G02yIUe3Q6Bahrhfjmyv_nIcnQD_F8hUXeagY3F5PME4WCKU0LxsixsP9iHGG92UbkgXkw5z2HMAAsy7GX_NZ6F0/s1600/locandina_Vert_tipo2.png)
Vi aspettiamo, voi, che a noi ci conoscete bene.
N.
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8 commenti:
EVVIVA!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Cara tu!! :)
che meraviglia, Ninacara!!! mi piacerebbe esserci! Sono emozionata per te!!
Silvia, bello sarebbe avervi qui!
Piccola grande, grandissima Nina
Dreaming, che bello tu qui.
Ti adoro, adoro il modo in cui scrivi..e sono felice per te, fin dove sei arrivata.
Brava sempre brava NINA!!!
Daphne cara! grazie!!
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