Io che mi invento le cose io che le immagino e che costruisco la realtà che è di nina, e quando qualcuno mi scopre e m'illumina e dice i tuoi disegni hanno delle onde, onde, che suonano, io sorrido di questa confusione dentro e vorrei dedicarla a chi amo e a chi sempre mi sorregge, come un ramo con l'ultima foglia, come una mano con un fiore donato, come la sabbia con il primo ombrello estivo, come un ombrello con il diluvio indomabile, come un abbraccio con un paio di lacrime che hanno attraversato gli anni, come il vento con i capelli al primo sole, come una sedia sopra sopra il mare.
Sento questa musica e sono altrove , per me e per chi amo.
(Sentitela vi prego, how can you stay outside?)
Far far, there's this little girl
she was praying for something to happen to her
everyday she writes words and more words
just to spit out the thoughts that keep floating inside
and she's strong when the dreams come cos' they
take her, cover her, they are all over
the reality looks far now, but don't go
How can you stay outside?
there's a beautiful mess inside
how can you stay outside?
there's a beautiful mess inside
oh oh oh oh
Far far, there's this little girl
she was praying for something good to happen to her
from time to time there are colors and shapes
dazzling her eyes, tickling her hands
they invent her a new world with
oil skies and aquarelle rivers
but don't you run away already
please don't go oh oh
How can you stay outside?
there's a beautiful mess inside
how can you stay outside?
there's a beautiful mess inside
Take a deep breath and dive
there's a beautiful mess inside
how can you stay outside?
There's a beautiful mess
beautiful mess inside
Oh beautiful, beautiful
Far far there's this little girl
she was praying for something big to happen to her
every night she hears beautiful strange music
it's everywhere there's nowhere to hide
but if it fades she begs
"oh lord don't take it from me, don't take it"
She says, "I guess I'll have to give it birth
to give it birth
I guess, I guess I have to give it birth
I guess I have to, have to give it birth
there's a beautiful mess inside and it's everywhere
Just look at yourself now
deep inside
deeper than you ever dared
deeper than you ever dared
there's a beautiful mess inside
beautiful mess inside.
(Far Far - Yael Naim)
25 commenti:
dolcissima canzone come chi l'ha scelta ....
Mi piace questa canzone, perchè non la capisco....e mi piace anche questo blog, per la stessa ragione
È da ieri che non faccio altro che sentire questa canzone e le altre sue in ebraico.
Bella, bella, bella.
Baci, Alex - che questo we torna tra i fiori
bello anche questo, nina.
che aggiungere a quanto è già stato detto? bella!
eh cara elettiva...che dire...a fondo pagina ho aggiunto il video!
Caty, sapevo ti sarebbe piaciuta..
Michael, magari è un buon segno... quando ci piace qualcosa che non capiamo vuol dire che dentro c'è qualcosa di più forte che ci attira...fammi sapere.
Alex,
felice che ti avvolgi della mia stessa musica e che ti tuffi nei fiori che ami!
un bacio buon we, io mi butterò tra le cantine aperte delle aziende vinicole della mia regione ;)
Artemisia cara,
onde da entrambi i sensi intendi? pensavo loavresti pensato troppo"completo"in se stesso.
eve ;) miao !
simona, dove dove dove?? bacio merci!
Francesca,
infatti è proprio così! Non vorrei che tu l'avessi presa come un'offesa (in effetti mi sono espresso male). In poche parole mi piace quello che scrivi, c'è un non so che di così evocativo e sognante che mi crea un "beatiful mess inside"!
Micheal, ti capisco, è quello che fa a me...
sì, in entrambi i sensi; adatto a stare da solo. potremmo dire che questo è un disegno rinascimentale, l'orizzonte è oltre la cornice, molto più vasto della cornice, ma dentro il quadro, non dissolve i confini del foglio. diciamo che per vederlo, l'orizzonte di questo disegno, dovremmo salirci dentro, al disegno. infatti viene la curiosità di guardare, dentro, sia a destra che a sinistra. magari in fondo a destra, piccola piccola, in fondo in fondo, c'è una città, una di quelle città folli che stavano negli orizzonti del rinascimento.
allora si potrebbe dire che ci sono disegni rinascimentali, dove c'è un'idea di prospettiva, se non la tecnica, e questi sono finestre per entrare in altri mondi, e disegni
con onde bidimensionali, che hanno un centro che si propaga concentrico, onde che dissolvono la cornice e si propagano nello spazio dove siamo anche noi, onde che ci investono (magari le caviglie, o il cuore). questi ultimi sono molto nineschi. ma è bello che ogni tanto ci sia un disegno-finestra.
Artemisia,
mi perdo e mi affascino con le tue parole.
CI sto lavorando su, come sai, again.
Lo metto nella lista dei papabili allora.
mi piace che prendano "alle caviglie", oltre che al cuore.
dolce altalena punteggiata di gocce ninesche... ;-)
il video di you tube, al fondo della mia blog pagina....
hai mai sentito - certo che hai sentito - la carezza dell'onda sulle caviglie, tra solletico e spasimo?
inoltre, chi ha un gatto sa dell'abbraccio-agguato a doppia zampa, mentre passi, lieve, alla caviglia. è per dire: sono qui, sotto, nel buio, sono di un'altra specie: mi pensi?
Roberta,
l'hai vista subito la pioggia d'inchiostro dentro il cocomero, eh? ;)
Simona, trovato!! :)
Artemisia, la carezza dell'onda sulle caviglie, tra solletico e spasimo? ninete di più bello e forse più aderente a ciò di cui parliamo. Grazie artistadelleparolemie
Sono arrivata qua cliccando e linkando...
Sei una piacevole scoperta e sorpresa...
Piacere di conoscerti!
Ti auguro una buona giornata.
Ciao Carolina, benvenuta nelle sfumature "rosa" e non solo ;) di questo giardino ninesco..
Un bacio, sempre benvenuta sei
Francesca
diabolica-nina! ogni volta che in tv c'è la pubblicità di quella grossa compagnia elettrica che tempo fa era statale (quella che comincia con "e" e finisce con "nel") penso a te!
eve...ebbene sì! era tutta una messinscena pubblicitaria, mi hai scoperto!!
lavoro per loro, per l'En-ina.
(anche io mi commuovo ogni volta che passa in onda..)
bacio bellé
ciao ninetta!
tu dici onde,
io penso all'equilibrio,
già! l'onda è ritmo!
guardo il tuo disegno e ascolto quel che mi dice:
mi dice di un uomo e una donna che si fronteggiano a cavalcioni di un'anguria
e penso a due lovers distanti per tema di stare appiciccati
mi dice di due poli, sì
mi dice che mentre c'è l'estate profumata di frutti e di amori c'è assieme l'inverno con le nudità spoglie degli alberi -strutture essenziali-
mi dice che il ritmo è quel che ci tocca (ci tocca perche ci riguarda e ci tocca perché ci "tocca")
ps:
ninetta anch'io porto onde e gridi di gabbiani e fari solitari intrisi di silenzio urlato
Ho scoperto il tuo blog solo questa sera... E' da almeno due ore che leggo tutti i tuoi post... Davvero complimenti! Hai una sensiblità e una capacità sensazionale di trasmettere i tuoi stati d'animo e i tuoi pensieri, in ogni forma... E questa canzone ne è l'ennesimo esempio! A presto
papaveromio,
"il ritmo è quel che ci tocca".
e rieccoti qui, che capisci al volo.
alessio, grazie. mi piace pensare di essere stata in 2 ore di tempo d'incanto. torna torna torna quando vuoi.
un bacio
f
guarda qui cosa ho scoperto stamani: http://www.lafeltrinelli.it/products/9788811681311/Le_scarpe_rosse/Joanne_Harris.html?cat1=1&page=1&srch=0&layout=2&prmc=S000107635
le nostre giacchine rosse dovranno essere rispolverate!
eve, nooo! non ci credo! le di rosso vestite son cresciute :)! lo leggerai?
perché no?!? diciamo che non è nelle mie priorità, sto leggendo altro in questo momento, magari aspetto il film.... che a me Juliette Binoche piace molto!
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