Quando hai qualcosa da dire che non sai spiegare a voce la scrivi, quando non deve restare chiusa tra le pagine, la scrivi su Io&Nina. Questo si chiama spartito.
Le lacrime di Nina Cerbiatto hanno una temperatura dal calore stabile, un po' infuocato, e scendono molto lentamente. Di solito aspetta a dar loro il via, non si accorge nemmeno: a un tratto si sente il muso bagnato, guarda in alto e non sta mica piovendo - anche perché la pioggia è fresca, sempre.
Se l'impossibilità avesse una temperatura, sarebbe quella delle lacrime di Nina Cerbiatto, impossibilità impastata e succosa di volere e sapere. È un cerbiatto misterioso che cammina per i boschi, ma sa bene ciò che vuol dire casa: torna spesso a vedere il posto a cui sente di appartenere, se per caso è cresciuto qualche albero dalle radici visibili dentro le sue stanze, sotto la cui chioma riposare.
È stata cerbiatto a Parigi, Nina, giorni fa. Ancora una volta al bordo di un bosco, delle mani amate l'hanno riportata di nuovo lì sul confine, a dirle non ti curar di nulla, vai e fai quel che vuoi.
Il cerbiatto ha guardato, ha pensato, e le è sembrato tutto un po' strano. Ogni volta crede di capire, e poi capisce che non ha capito. Forse perché è cerbiatto, è piccola lei. Forse.
È che quella storia l'ha sentita un milione di volte, ti raccontano che l'uomo lascia il cerbiatto curato e nutrito andare via libero per il bosco, nel suo ambiente naturale, e così è giusto che sia, e non voltarti mai, vai, corri! e cose del genere.
Ma questo cerbiatto qui è già tornato una volta, e torna e ritorna.
Perché allora, mani, non fate costruire delle briglie fiorite e lo tenete con voi?
A questa domanda non posta, un po' di ore dopo, mentre smangiucchiava lamponi da un cespuglio, Nina Cerbiatto si è sentita il muso bagnato e infuocato.
"Non dico mai le cose al momento giusto", pensa. Sbatte le ciglia, pesanti di interrogative e silenzi, ci cola via la finta pioggia, e si immerge di nuovo nella boscaglia. Qualche foglia da disegnare col muso appuntito sulla terra bagnata la troverà.
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11 commenti:
Bellissimo
quando lo scriverai questo benedetto libro Nina?
:*
ne ho bisogno come vene e radici
:*
p.s. le cartonine segnano le pagine della mia inseparabile agenda "scalza"
Why,
grazie, e senza perché.*
Cla,
"Quando hai qualcosa da dire che non sai spiegare a voce la scrivi, quando non deve restare chiusa tra le pagine, la scrivi su Io & Nina. Questo si chiama spartito." E aggiungo: quando vene e radici premono a dire, e di carta voglion essere, Io&Nina librò sarà, tipo magia.
Grazie caro sguardo, e felice che nina scandisca un po' il ritmo tra le tue ore.
un bacio,
N
Non potrei vivere
Senza lo scambio termico
Senza tenerti i sogni nelle mani.
Sai tu la mia temperatura
Tu sei il maestro del tempo di cottura.
Vittorio Lingiardi
ps: aggiungi le ciglia curve il muso umido infuocato la macchia bianca
Quando eri un cerbiatto... eri bellissima.
papavero, com'è perfetto.
carla, :* bello ritrovarti.
Nina
"È un cerbiatto misterioso che cammina per i boschi, ma sa bene ciò che vuol dire casa."
Ai tuoi cerbiatti voglio molto bene, Nina
s.,
e loro vogliono bene a te.
*
nina
ti seguo subito subito, è troppo bello il tuo mondo!!! grazi!
cristina bentrovata! nina c'è torna presto!
baci a voi
N
un abbraccio forte forte...ale
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