6.8.08

L'orologio degli dei


ho riguardato vecchie foto. di amici e di amori. le ho fatte vedere e mi sono apparse così lontane così lontane così lontane. e le voci. pur avendo la sensazione ancora sulla pelle di quell'abbraccio in tanti e l'attesa del flash col riso che scoppiava da un momento all'altro io le trovo lontane millenni e poi mi guardo anch'io allo specchio e vedo il segno delle mie sopracciglia cambiato il viso più squadrato la pelle più da grande, tutto più da grande dove siamo tutti noi lì sparsi come pulviscoli nella propria storia che ogni tanto si ri-incrocia e ci fa aspettare al bivio trivio quadrivio. vorrei tutto restasse sempre fulgido ricordo come lo è ora. lo spero sul serio, mentre ci vedo cambiare sotto i tanti cieli in cui ognuno di noi si trova.

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