
senza dita.


Sì insomma, se parti, porta tutto con te. Le colline quelle vicino al nostro fiume, i guanti di velluto quelli che hai solo tu, le scarpe quelle per saltare dentro alle pozzanghere, e un bel paio di baffi nuovi, su cui arricciare tutte le nuove parole che imparerai.



Un bel dì vi racconterò una storia. Questa storia sarà intera. Completa di quelle sfumature che qui passano lievi e a volte singhiozzate. 


(In realtà l'ha detto Truffaut. L'ha espresso in 4 righe, ma era quello che pensavo io quando ero lassù a Bordeaux, o quello che m'aspettavo che qualcuno mi dicesse, fermandomi per strada, scrollandomi di dosso quelle nuvole a cui ero appesa. Che non c'era niente di più bello a pensarci, di un luogo così e del tuo foglio di carta, e della possibilità, sempre e comunque, di raggiungere chi amavi)."Perché diavolo sei depresso? Perché con il congedo hai sotterrato la tua adolescenza? Perché incomincia un'altra vita da cani, ancor più incerta di prima? Se è così sta sicuro che ti capisco, ma preferiresti stare nei panni di X o Y? E allora, alzati e cammina. Raggiungi un rumoroso bistrot in place Clichy e mandami una lunga lettera".



