(Sedia per visite veloci - di Bruno Munari)
I guizzi di Bruno Munari mi fanno ogni volta respirare la mente. Una sorta di leggerezza infinita.
Ricordo quante volte ho disegnato sedie prospetticamente sbagliate, tanto che a un certo punto ho deciso di lasciarle così. Erano storte.
Ci sarà pure un motivo che la mia mano le preferisca così, dicevo; magari non mi arriva il messaggio chiaro in testa, però la mano l'ha scelto.
Poi alla vista di questa, materica, le ho rivalutate tutte. Nella loro non-stabilità, inquietudine, bisogno di movimento, come se fossero un mio specchio.
A volte vorrei un pò più di sana perpendicolarità, quella delle linee che cadono a piombo sul pavimento e mi fanno stare ferma, bella salda a terra, invece che vagare come una gocciolina nell'aria quando cambiavento.
Poi mi accorgo che della realtà non si può fare a meno, come del sogno che si ha di essa.
Allora mi ricompongo sulla sedia e continuo a disegnare.
8 commenti:
forse è la sedia che farebbe al caso mio in questi gg! ;-) non sto seduta, non sto in piedi, non sto sdraiata...
bisou
sì ti spingerebbe sul serio a non stare mai comoda...:)una bella poltroncina soffice per cobry, please.
che bella la sedia di Munari e come vorrei vedere le tua di sedie... da quello che penso tu faccia ti invidio molto... bel blog, bella scoperta!
anna
anna, benvenuta.
cercherò si raccimolare allora le mie sedie sparse per la stanza... Ispirano simpatia :)
a presto,
F
E una bella e comoda poltro-nina?
;-)
baci Lidia
è molto -nina ma comoda mmmmm :D
sedersi continuamente.
e scivolare scivolare scivolare via..
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