Ho visto il mare in questi giorni, ne ho visti diversi e con diversi occhi, ho aspettato il sole ed è arrivato forte e resistente come lo desideravo, quello che sembra non lasciar dubbi sul tempo che ci sarà poco dopo, e più tardi ancora, e ancora di più. E mi sono lasciata cullare come in un infinito ben-essere di cui sapevo mi sarei dovuta sentire sazia.
Poi ho cambiato luogo e ho cambiato cielo, il mare non lo vedo più da qui e di nuovo mi assalgono quegli odori di pioggia di un sole finto come quello che c'è ora e mi chiedo guardando fuori dalla finestra quanto mai possa resistere. Forse perché è l'aria di qui, nient'affatto mediterranea, forse perché non intravedo paciose donne a bagno con i loro bei costumi neri e confortanti; forse perché a me l'aria del mare fa bene, e fa bene al mio sorriso; forse perché a me non piace essere metereopatica ma a volte pare sia così (ma è un "meteo" più interno che climatico); forse perché mi piace che lo sguardo non trovi fine all'orizzonte, fatto sta che, come gli adesivi che si staccano, di nuovo lascio che le cose succedano.
2 commenti:
Il tuo disegno mi ricorda tanto l'immagine di mia nonna che dalla riva controllava noi bambine che giocavamo con la sabbia
Bentornata
Alex
Più o meno accadeva proprio questo..c'erano dei bimbi accanto a me sulle rocce a giocare.
La storia si ripete...
Grazie, bentrovata
F.
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