8.9.08

La France à moi (#1)

(In realtà l'ha detto Truffaut. L'ha espresso in 4 righe, ma era quello che pensavo io quando ero lassù a Bordeaux, o quello che m'aspettavo che qualcuno mi dicesse, fermandomi per strada, scrollandomi di dosso quelle nuvole a cui ero appesa. Che non c'era niente di più bello a pensarci, di un luogo così e del tuo foglio di carta, e della possibilità, sempre e comunque, di raggiungere chi amavi).


"Perché diavolo sei depresso? Perché con il congedo hai sotterrato la tua adolescenza? Perché incomincia un'altra vita da cani, ancor più incerta di prima? Se è così sta sicuro che ti capisco, ma preferiresti stare nei panni di X o Y? E allora, alzati e cammina. Raggiungi un rumoroso bistrot in place Clichy e mandami una lunga lettera".



4 commenti:

cobrizo ha detto...

oh, Truffaut! un'altra passione comune...
buon "viaggio" Nina ;-)

Anonimo ha detto...

spero presto :)...

grazie, un bacio a te di buona giornata!
f.

a.o. ha detto...

hai mandato la lunga lettera?
buona giornata
a.o.

Anonimo ha detto...

eh eh, si ne mandai tante. cartoline disegnate in special modo...e ne scaturiva un'energia che poche volte ho ritrovato.

Ciao, buona giornata a te cara a.o.

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