25.3.10

R-ami?



Prima ci sono le Ra-dici, quando è inverno.
Poi ci sono i R-ami. R-ami parlanti il più delle volte, soprattutto quando tutti i sensi son pronti a recepire. E quel nodo sul tronco fa dell'albero un Polifemo amico.

Ieri era un pomeriggio blue, ogni tratto parola attesa andava di traverso, lo spirito di conseguenza. Ho guardato il mento in alto che cercava cielo pure lui in quel disegno post-it, e me ne sono uscita, con Aprile, la mia nuova macchina fotografica, in onore della primavera che s'aspetta, e della Dottoressa chiamata Aprile (che, tra l'altro, conosce l'inverno).






L'amato gelso lassù come una vedetta mi aspetta ogni volta che di respiri tocca farne di più, e gli alberelli e i fuscelli - quei r-ami che devo tenerti su - vengono a mancare. Allora ne vai in cerca.

E quando sali la curva della collina sopra casa, è bello ritrovarli, in un'attesa che non è attesa, è presenza, mentre le stagioni passano e loro lì a vestirsi di nuovo e a metter via gli abiti vecchi; ché anche loro non capiscono, li mettiamo su questi fiori o no?

Perché era un pomeriggio autunnale, sembrava avesse da poco piovuto, ma era solo rugiada tardiva.


R-ami rametti r-amati che si protendono, li vedi pure abbracciarti se vuoi, o spostare la punta al cielo anche loro a cercare il sole.
Potresti disegnare con ognuno di loro, una goccia d'inchiostro rosa e sono loro a disegnare te.



Dietro la rete c'erano gli ulivi quasi verdi, argentati e un po' blue anche loro, e lui il mio gelso-Moro, visto da più lontano, che si scapicollava i rami frondosi come il fermoimmagine di una chioma che balla frenetica.



Più avanti poi li trovavi certi r-ami con i fiori. Sembravano chicchi di riso per terra, erano rami appena sposati.

Piccoli petali che cadevano giù piano, come pioggia, e allora anche lì sembravano tante stagioni insieme. R-ami, piovete fiori!, sulla mia mano, come la sua mano.






Vicino al mare, d'autunno,
il tuo riso deve innalzare
la sua cascata di spuma,

e in primavera, amore,

voglio il tuo riso come
il fiore che attendevo,
il fiore azzurro, la rosa
della mia patria sonora.



(P. Neruda)




15 commenti:

.O ha detto...

La poesia è davvero stup-onda.

Andrea Scara ha detto...

r-amo

Caty ha detto...

Francesca e la sua malinconia , e Pablo che sempre fà fremere il cuore e la voce che canta con quel calore dell'anima che ogni immagine trasmette ; davvero potremmo addormentarci su di un ramo ed essere come le gemme ,in attesa di fiorire.

E.NA ha detto...

ora capisco l'interesse per i miei orecchini!
...sei il ramo che aspetta i suoi fiori.

papavero di campo ha detto...

eccoli gli alberi che mi dicevi, li vedo ed è come vederli di persona, immagino dove sono, m'illumino del gelso -del tuo nume, i suoi rami sono coreografia del cuore!
tanti rami a rette parallele come stormo di uccelli come petali fratelli come fili dei palloncini alla fiera, come grappoli di vigna, uguali e diversi!
caro gelso cari gelsi piacere di aver fatto la vostra conoscenza grazie a ninetta franceschina che con stivali fatati vi raggiunge vi ama vi benedice vi condivide,
a presto allora a quando metterete le nacchere sonore!

Francesca ha detto...

O, quanto riso vero?

Francesca ha detto...

Andrea, pure io.

Caty, gemme, e senza cadere dal ramo.

E.NA, vero..ricorre spesso! :)

Francesca ha detto...

papaveromio,
un giorno magari ti presenterò il mio moro e tu il tuo pioppo! che belle le nacchere, vorrei già sentirle suonare.
ti abbraccio

nina

Alex ha detto...

Troppo, troppo tempo non sono passata in questo tuo mondo incantato e subito mi sento avvolta dalla poesia e dalla bellezza dei tuoi disegni, delle tue foto, delle tue parole.
Che bello tornare. Piccola pausa di riflessione. Ma ora son qui.
Un abbraccio forte cara Ninetta mia

Francesca ha detto...

Grazie nuova Alex nella veste di primavera, che suoi sono i fiori , i fiori che ci vengon sempre donati, tanti come mirtilli ora!
un abbraccio forte,
ninetta tua

papavero di campo ha detto...

fai un salto da me
(un acquerello e una filastrocca)
saluto notturno!

cobrizo ha detto...

quando parli di riso, punti dritto al mio cuore...
che belle le foto. la prima poi...

Acilia ha detto...

Le foto e la poesia sono bellissime.
Anch'io sposto la punta al cielo a cercare il sole.
I rami appena sposati sono un'immagine d'incanto.

nina ha detto...

papavero on air! un bacio, assente per scrutini elettorali, Nina civica :)

cobrizo cara, blink! l'amico polifemo ti fa l'occhiolino :)

Acilia, cogli il fiore delle mie parole e sensazioni sempre.

baci a voi

Anonimo ha detto...

Che mera... vOglia!
Ciaooo!

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