30.8.10

Armonina



"Tutto è già cominciato prima, la prima riga della prima pagina di ogni racconto
si riferisce a qualcosa che è già accaduto fuori dal libro". (I. Calvino)



Le CartoNine stanno riempendo il porticciolo di là, cocciano le prue con le poppe, si incrociano le vele, e ne inventano volta per volta sempre di nuove.
E quando si parla di Nina, e mentre pure il Salotto si riempie (Lisa e la sua Mongolfiera ultima dolce ospite), le vostre voci sono tutte carezze per me.


Pochi giorni fa mi è stata scritta una cosa, e io l'ho appuntata al cuore, incorniciata, come lei a distanza di tempo aveva fatto. E ringrazio Betty, che non conosco oppure sì, e che avrà presto questo ritratto in mano.

Così mi racconta:

"Giacché ci sono, un'ultima cosa. All'epoca dell'università, nel nostro appartamento di studentesse, una mano misteriosa aveva appeso una frase:
Non v'è nulla di tanto incredibile quanto una risposta data ad una domanda che non si è mai posta.
È rimasta lì, per molto tempo, a sfiorarmi. Poi la vita, piano piano, me l'ha fatta capire.
Ecco, volevo dirti che alcuni tuoi disegni hanno dettato le domande."


Ecco, dico io.
Se la sinfonina è tutto ciò che incontrate qui - e che io stessa vedo scritto o segnato come fosse la prima volta nella mia linea d'orizzonte, eppure è già accaduto - l'armonina dell'orchestra di Nina è in questa frase, inseguita e ricercata.

Ritrovando ancora le Lezioni di Calvino, è come rincorrere affamati la sintonia ("la partecipazione del mondo attorno a noi") e in egual modo la focalità ("la concentrazione costruttiva") sulla tua vita.

Grazie a voi, ognuno un angelo per capello, mi sento una gran chioma in testa che scende giù dal cielo, oppure dal mare, ché tanto alla fin fine a Ninopoli si sta sempre a testa in giù.



Buon ritorno dall'estate.

Nina


6 commenti:

papavero di campo ha detto...

ninacara,
ai tuoi capelliscala vorrei attaccarmi e come tarzan su liana dondolare e capovoltare e poi salire fin da te per dirti ciao!*!
dirti che entrare e uscire dall'estate per me è uno stato d'animo,
dirti che ora sono in panne -così mi sento,
e che aspetto mutevolezza di stagione per mutare anch'io e ancora,
ecco sono in una poetica mutatis mutandis (!)
ma niente pizzi-offerte-speciali né mutandoni-alla-fantozzi (mitici!) no una via di mezzo, caso mai dei boxerini con papaverini ricamati rossirossi con pistilli nerineri :-)

ps: (inquieta calma)
un giro di capigliatura al vento m'ha fatto bene

ps2: questi lidi aspettano velecartonine

Se ha detto...

Quei fili non son capelli:
suonano note di arpa
legate da contatti leggeri
che arrivano lontani e in fondo.

Presto anche le MIE voleranno nel salotto.
Arrivo a piedi nudi, come al solito.

Sono la solita ritardataria...

nina ha detto...

papaverina intrecciata di petali e capelli, qui piove grandemente! i gomitoli si bagnano, e il bucato (e le mutandis?) appeso pure, perche non se l'aspettava mica una tempesta così.
p.s. aspetto che arrivino le vele.

se,
piede nudo dallo smalto scuro, ti aspettiamo in salotto,noi.

baci
nina

Caty ha detto...

entro in punta dei piedi e riacquisto cinque anni in questo mondo ninesco che sempre mi lascia senza fiato , e mi coccola con la sua bellezza e spesso si riversa in lacrime sul cuscino.Buon ritorno!

papavero di campo ha detto...

lunghi capelli
acrobatiche liane
a saliscendi

(haiku fatato)

nina ha detto...

Caty,
buon ritorno a te, danzante e leggera!

papavero, sopra rivoli e cascate!

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